domenica 9 maggio 2010

Mamma


Ho chiamato a piena voce il tuo nome, respirando il profumo che riconosco tuo da anni.
Può l’amore correre sul filo di uno sguardo e passare da un corpo all’altro senza trovare riposo ma solamente scambio..?! Questo sperimento con te, mamma; ogni volta che incrocio la direzione del tuo guardare avanti. Ed è per me un tuffo nel passato, all’infanzia felice, fatta di biscotti e racconti.
Il colore degli occhi non tradisce il logorio del tempo, anzi esalta una limpidezza dettata dal maturare degli anni. Come un vino buono tenuto a riposare che decanta nel fondo della botte tutto ciò che non aiuta ad apprezzarne le qualità.
Osservo le tue braccia robuste; l’intreccio dei muscoli contratti per il lavoro in cucina. La voce canticchiare un motivo sconosciuto, tuttavia familiare. L’armonia dei gesti; come fosse una danza e tu l’etoile magnifica..!
Ricordo da bambino che mi sembravi un angelo, perché la controluce diluiva la tua immagine creando un alone di calore e meraviglia. E sapevo che eri bella perché il mio sguardo poggiava sul tuo sorriso. Quello stesso che ancora oggi mi regala un attimo di intima felicità rassicurandomi …
Sfioro il dorso della tua mano ruvida; quante volte ho portato quella che prima era seta sulla mia guancia bagnata dalle lacrime. Adesso ne contemplo la storia, la fatica e sento gratitudine.
Il tempo accompagna le nostre vite ricordando ad entrambe di non voltarsi indietro; perché il passato urla per impaurire il presente. 

Insieme guardiamo avanti, sorretti dall’amore che vive in noi .. per sempre …!!

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